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Pietro Vannucci, un illustre pittore

Painter perugino

Oggi vogliamo parlarvi di un illustre pittore, Pietro Vannucci detto il Perugino, un cittadino umbro, che ci ha lasciato in eredità opere straordinarie, sparse un po’ in tutta l’Umbria, tanto da caratterizzare un vero proprio itinerario sulle tracce dell’artista. Partiamo da Città delle Pieve, dove il Perugino nacque nel 1446.

Città fiera, dal XII secolo Città della Pieve dovette subire il dominio di Perugia, interessata a primeggiare su Orvieto e soprattutto su Siena. Dopo una breve parentesi come libero comune, Perugia se la riprende nel 1250, obbligando i pievesi, sconfitti, a lastricare l’intera piazza pubblica della capitale con il loro laterizio, una produzione artigianale tipica che anche oggi segna l’aspetto cittadino. La scoperta della città inizia da Porta Fiorentina, varcata la quale si imbocca l’ampia via dedicata a Pietro Vannucci. Pochi passi e si raggiunge l’oratorio di Santa Maria dei Bianchi in cui è custodita una delle opere più rappresentative del Perugino, L’Adorazione dei Magi, un affresco dalle atmosfere rarefatte, un po’ sognanti e bucoliche. Un Perugino più istituzionale e maturo, si incontra all’interno della cattedrale di Gervasio e Protasio, nella grande tavola del terzo altare di sinistra, Madonna in gloria tra i Santi. Lì accanto c’e un’altra sua magnifica opera, il Battesimo di Gesù. Numerosi i tesori dell’architettura e dell’arte, come ad esempio il sontuoso Palazzo Della Corgna. Edificato a metà del Cinquecento, presenta pregevoli affreschi a tema sacro e profano del Pomarancio. Il Perugino, invece, si ammira ancora nella Chiesa di Santa Maria dei Servi, dove si trova la Deposizione della Croce. In Piazza del Plebiscito si può vedere la casa natale del Perugino.

 

Città delle Pieve

Dopo aver visitato la Rocca si esce da Città della Pieve per raggiungere Paciano, posto tra piccoli vigneti, olive e coltivi a diretto contano con i boschi del monte Petravella. Paciano è il più piccolo comune dell’Umbria, racchiuso fra mura medievali. Si entra in centro attraverso Porta Fiorentina. Nel cuore del centro storico presso la Confraternita del Santissimo Sacramento si trova una pregevole raccolta d’arte. Il Perugino ha lasciato i questo prezioso borgo con vista sul lago Trasimeno un’altra delle sue opere, il Martirio di San Sebastiano. Fra ginestre, roverelle e chiesine di campagna si scende nel fondovalle del torrente Nestore e si arriva all’antica via Pievaiola, arteria medievale realizzata dai perugini nel 1296. Da qui si raggiunge Piegaro, comune di origine antichissima e da questo splendido paese si prosegue lungo una strada secondaria per raggiungere Ponibbiale e poi Pratalenza, Casa Martino e Greppolischieto. L’aspetto è proprio quello delle antiche vie medievali. Siamo al confine con I’Orvietano, nei pressi del vulcano spento del Peglia e del castello di Montegiove. Rasentando l’insediamento preistorico del castelli eredi Fallera, si va verso Castiglion Fosco, piccolo borgo dominato da una bella torre cilindrica del XV secolo. Dopo Colle Baldo, si prosegue verso Pietrafitta, incontrando prima dell’abitato un facile guado e poi l’abbazia benedettina di Sette Fratelli. Siamo vicinissimi a Fontignano, l’antico ospitale per viandanti in cui il Perugino trascorse gli ultimi due anni della sua vita. La Chiesetta dell’Annunziata, con la facciata lineare e il campanile a vela, contiene la tomba dell’artista.

Un’altra città dove il Perugino ha lasciato il segno è Deruta: prima di visitare la capitale della ceramica si sale al colle per la via di Castelleone. Vista da Ovest la città è inconfondibile, con tre torri che la sovrastano e il Toppo del Vallone e i monti delle Cinque Cerque a fare da sfondo. Il paese storico è rimasto identico alla raffigurazione minuziosa che ne fa il Perugino nel suo affresco datato 1476 e conservato nella Pinacoteca comunale. Deruta vi appare ai piedi de i Santi Romano e Rocco con il Padre Eterno benedicente.

Da Deruta si prosegue in direzione nord per giungere a Torgiano. L’importante castello, fondato come presidio dal comune perugino nel XII secolo, è al centro di una fortunata area collinare densamente coltivata a vite. Terra da vino fin dall’epoca degli Etruschi, Torgiano, dentro le mura castellane, ospita l’interessante Museo del vino. Da Torgiano ci si dirige verso Bettona, una delle tappe più significative della vita delle opere del Perugino, e alla Pinacoteca comunale si può ammirare una Madonna della Misericordia e Santi e un Sant’Antonio da Padova. A questo punto si esce da Bettona in direzione di Assisi, con il Subasio che domina la patria francescana. Il nostro itinerario non può non prendere in considerazione la Basilica di Santa Maria degli Angeli. Qui si trova solo parzialmente conservata una bellissima Crocifissione, realizzata ad affresco dal Perugino nel 1486. Salendo ad Assisi, nella Pinacoteca comunale, a pochi passi dalla Basilica di San Francesco, un altro importante dipinto del Perugino conclude degnamente il nostro itinerario alla scoperta dell’artista, nella meravigliosa Umbria.

Sono tanti gli itinerari in bici di Meravigliosa Umbria, che toccano città dove il Perugino ha lasciato il segno. Un esempio è Umbria & Toscana: sulle orme degli Etruschi e dei Romani, che vi permette di visitare Città della Pieve, il Lago Trasimeno e Assisi

 

Work of Perugino