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tartufo trovato in Umbria

Il tartufo è raro, prezioso e delizioso! Cercare il tartufo è un’ antica tradizione umbra. L’Umbria è una delle regioni che conta il più alto tasso di tartufi neri in Italia. Il tartufo in Umbria è chiamato anche “Il Re della Tavola” o ‘Il diamante nero della cucina’, poiché il suo prezzo di vendita è relativamente alto.

Si avvicina la più grande manifestazione enogastronomica dell’Umbria, la Mostra Mercato del Tartufo Nero Pregiato e dei Prodotti Tipici di Norcia, che si svolgerà per tre weekend consecutivi, a partire dal 21 febbraio 2020, nel centro storico della città di Norcia. Dagli anni ‘50, la rassegna agroalimentare promuove e valorizza le produzioni tipiche enogastronomiche e artigianali di eccellenza ed è ormai famosa sia a livello nazionale che internazionale. Protagonista indiscusso è senz’altro il tartufo, il re di Norcia e della Valnerina.

Siete curiosi e volete saperne di più sul prodotto più ricercato e raffinato dell’Umbria? Vi aiutiamo noi.

La parola tartufo deriva da territùfru, una sorta di volgarizzazione del termine latino terrae tufer. Il tartufo era conosciuto già nell’antica Grecia e in epoca romana. Il filosofo greco Plutarco di Cheronea (I secolo d.C.) ritenne che questo tubero nascesse niente meno che dalla commistione di acqua, calore e fulmini. Il poeta romano Giovenale scrisse che il “tuber terrae” ebbe origine da un fulmine scagliato da Giove vicino ad una quercia, arbusto a lui sacro. Questo mito conferisce al tartufo la caratteristica di prodotto afrodisiaco, data la prodigiosa attività sessuale del re dell’Olimpo. Questa antica leggenda poco si discosta dalla realtà scientifica, in quanto i fulmini sono attirati da alberi ricchi d’acqua come la quercia, l’arbusto per eccellenza dove proliferano i tartufi. L’uso gastronomico del tartufo, sempre come alimento molto apprezzato, è noto fin dall’antichità, dai babilonesi agli egiziani, dagli antichi greci che lo chiamavano Hydnon (da qui idnologia, la scienza che studia i tartufi) ai Romani. Per alcuni studiosi questo tubero, grazie al suo aroma, rappresentava una sorta di “quinta essenza”, capace di provocare uno stato di estasi che ne deliziava l’olfatto e il palato. Meravigliosaumbria vi propone una straordinaria avventura di un giorno alla ricerca del tartufo sulle colline umbre, con veri cani da tartufo, degustazione in loco e pranzo. Il tartufo cresce sottoterra, attaccato alle radici degli alberi. Per trovarli, il cacciatore di tartufi tradizionalmente usava i maiali. L’istinto naturale del maiale, grazie al suo olfatto,  ha aiutato i cacciatori a trovare il tartufo. Ma ora, i maiali non possono più essere utilizzati, poiché deturpano il terreno di raccolta. Ora il cacciatore di tartufi ultilizza cani ben addestrati.

Meravigliosa Umbria propone una deliziosa avventura: cercare tartufo nelle colline umbre con cani da tartufo, un pranzo per assaporare il raccolto, il tutto combinato con una degustazione di vini bio. Tutti i dettagli li troverete al seguente link: cercare tartufo e degustare il vino

 

truffle hunter Assisi