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Artificiosità naturale

L’ incantevole cascata delle Marmore tra le prime in Europa per altezza, è incarnazione di ingegnosità, passione e forza. La Cascata è visitata da molti personaggi famosi durante le migliaia di anni della sua esistenza: da Cicerone ai numerosi papi della storia, da Galileo Galilei a Vittorio Alfieri, da William Turner a Lord Byron e musa di numerosi pittori e poeti. Si trova nel comune di Terni e con un’altezza di 165 m divisa in 3 salti, che le donano un aspetto semplicemente spettacolare,  attira circa 400.000 visitatori annui. Utilizzata per la produzione di energia Idroelettrica non sempre ha la gettata massima ma normalmente viene deviato circa il 30% dell’acqua.

Non tutti sanno che non è una cascata naturale, bensì risale all’ epoca romana quando il console Manio Curio Dentato fece costruire un canale per far defluire le acque stagnanti del Velino verso la rupe di Marmore per poi precipitare nel fiume Nera, in quanto a causa della struttura del terreno creava una zona nociva e paludosa.
Nel futuro vennero fatti altri interventi per prevenire i rischi della piena dei due fiumi; nel 1422 venne realizzato un nuovo canale e nel 1547 Antonio da Sangallo il Giovane ne costruì un altro.
Nel 1787 Andrea Vici intervenne direttamente sui balzi e riuscì a risolvere gran parte dei problemi dandole l’aspetto odierno.

 

Leggenda della Cascata:

La cascata delle Marmore sotto alla protezione di S. Valentino (patrono di Terni) è dal principio simbolo di amore e passione, dal balcone degli innamorati alle varie leggende che la circondano. La più nota è quella della sua creazione si narra infatti che la ninfa Nera si innamorò del giovane pastore Velino. Il loro era però un amore profano tanto che quando Giunone ne venne a conoscenza decise di trasformare Nera in un fiume! Mentre Nera riversava impetuosa le sue lacrime Velino chiese ad una sibilla dove fosse finita Nera e scoperta la sua sorte, si gettò dalla rupe per ricongiungersi con la sua amata e così nacque la cascata, simbolo di amore infinito.

 

Curiosità:

Il balcone degli innamorati si trova lungo il sentiero n° 1 e si potrà assistere, una volta attraversato il tunnel degli innamorati, ad uno splendore unico. Meglio munirsi di impermeabile!
Un buon punto di osservazione è il loggiato La Specola, da lì si può ammirare il primo salto e con un po’ di fortuna il ricercato Arcobaleno delle Marmore.
Il nome Marmore deriva dai caratteristici sali di carbonato di calcio che si sedimentano sulle rocce della montagna, il cui riflesso della luce del sole li rende simili a cristalli di marmo bianco. Marmore è anche il nome del vicino paese medievale, uno dei borghi più belli della #Valnerina, assieme a Piediluco e Arrone.

Per informazioni su orari di apertura visitate il sito ufficiale dell Cascata oppure su wikipedia

 

Un modo particolare per ammirare la Cascata è camminando lungo la Via di San Francesco. Ogni anno tanti pellegrini ed amanti del cammino percorrono questa mistica via di pellegrinaggio attraverso l’Umbria. La tappa da Ferentillo a Piediluco passa proprio la Cascata.

 

Cascata delle marmore